La professoressa Valentina Zharkova ha presentato uno studio realizzato al Met Office,  il servizio metereologico del Regno Unito, durante il National Stronomy Meeting in galles secondo il quale, fra il 2010 e il 2030 l'attività solare diminuirà di circa il 60% con ovvie ripercussioni di una certa importanza sul pianeta Terra.

Ciò che dovrebbe accadere secondo lo studio presentato, è una sorta di letargo del Sole che porterebbe sulla Terra una mini era glaciale causata dall'abbattimento della temperatura in tempi molto brevi con cancellazione dei cicli solari.

Una cosa simile accadde fra il 1646 e il 1715, quando addirittura si verificò il congelamento del Tamigi e si verificarono molto decessi causati dalle basse temperature.

Allo stato attuale, si parla di teoria ma che è frutto di attente osservazioni relative al campo magnetico del Solar Observatory Wilcox in California di tre cicli solai dal 1976 al 2008.

Il calo dell'attività solare è denominato "minimo di Maunder" ed è determinato dalla diminuzione delle macchie solari che poi però, ripartono in un periodo successivo.

Se si presenta un minor numero di macchie solari la temperatura cala progressivamente e questo comporta l'abbattimento repentino delle temperature sul pianeta Terra.

Secondo lo studio della Professoressa Zharkova e dei suoi colleghi, Il Sole, come tutte le stelle, è un grande reattore a fusione nucleare che genera potenti campi magnetici, ed è simile a una dinamo. 

Il team capitanato dalla Zharkova ha sviluppato un modello che suggerisce che ci sono due dinamo al lavoro sotto il sole; uno vicino alla superficie e a una profondità all’interno della zona di convezione.

Secondo gli scienziati, questo sistema potrebbe spiegare gli aspetti del ciclo solare con una precisione molto maggiore rispetto al passato, cosa che porterebbe a determinare con una certa precisione ciò che ora è stato presentato come possibile Il picco massimo di calo dell'attività solare dovrebbe avvenire nel 2030.